Il fascino dimostrativo che hanno in comune le reliquie delle chiese e le teche dei musei
o collezioni accademiche, ha reso quasi indolore il passaggio "dal confessionale allo psicanalista"
.
Quasi, perché resta l'alienazione dalle premesse legate al contenuto che quei reperti siano
effettivamente di... che effettivamente visse là... compì ciò... che è in relazione a... etc. Queste
non sono domande di uno scettico ma un tentativo di restare decente; a chi abbia dei dubbi
consiglio un giretto al museo Cesare Lombroso di Torino dove troverà argomentazione, o pensi a tutti
i frammenti di autentica croce di Cristo dove l'argomentazione non la troverà, bensi legno
abbastanza da costruire un palazzo. In entrambe le tradizioni, il tutto accade rigorosamente ai danni
degli individui sociali.
La procedura che impiego nel ragionare questo lavoro non è affatto nuova, fa capo direttamente
all'opera del Marchese di Sade e le sue tecniche e circostanze di argomentazione illuministiche,
di riproduzione del piacere e il dolore all'infinito, dell'inutilità dell'argomentazione comunque
puntualmente propinata, del rapporto inscindibile tra discorso e potere e infine la sua visione
del mondo che fa impallidire il più spinto dei cospirazionisti contemporanei. Visione che per
l'appunto, utilizza la sintassi sia della reliquia che della teca da museo. Si potrebbe andare
avanti a illustrare in parole ciò che intendo, ma qui mi fermo e passo il testimone alle opere.
Si tratta di tre teche interamente costruite da me e invecchiate con interventi che altrove servono
a restaurare, contenenti materiali vari ma fondamentalmente pezzi miei in terracotta. Sono solo l'inizio
di una lunga serie di lavori ancora da realizzare. Espongo prima i tre lavori e poi le fasi di realizzazione
di tutte e tre insieme, poiché è così che sono nate. Buona visione!
Ecco la prima:
“A Cesare Lombroso con amore et letizia et eleganza. Santa Lucia” (teca di legno, terracotta e materiali misti. 27x20 cm)
Dettagli:
La seconda:
“Origine, parabola e declino di Santa Lucia” (Teca di legno, terracotta e materiali misti. 82x35 cm)
Dettagli:
La terza:
“Eva sbagliata” (teca di legno, terracotta e materiali misti. 29x15 cm)
Dettagli:
Ora alcune immagini della genesi dei lavori (tutti e tre insieme) per fasi andando a ritroso fino ai bozzetti:
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